5A mira a migliorare l'autonomia sociale delle persone autistiche a medio/alto ed alto funzionamento dai 16 anni all’età adulta. Rigidità cognitiva e deficit nel comportamento adattivo rendono difficile per queste persone generalizzare alla vita reale quanto appreso nel percorso terapeutico e gestire autonomamente le attività quotidiane. 5A fornisce una soluzione innovativa attraverso applicazioni interattive che integrano realtà virtuale immersiva, realtà aumentata e agenti conversazionali. Fruibili anywhere-anytime attraverso smart phones, tablet e visori di basso costo, le applicazioni 5A promuovono la capacità di generalizzazione attraverso elementi transmediali che creano un continuum tra training nel mondo virtuale ed esperienze nel mondo reale. Sono co-progettate e valutate in collaborazione con gli specialisti di due prestigiosi centri terapeutici specializzati in autismo: Ass. La Nostra Famiglia - IRCSS Medea e Fondazione Sacra Famiglia.

5A prevede co-design con tutti gli stakeholders, intensa attivita’ di sperimentazione, e sviluppo agile e iterativo. Le applicazioni (rese immersive da visori di basso costo) sono programmate in Unity per dispositivi iOS/Android integrando componenti gratuite per riconoscimento ambienti fisici, spatial mapping e collocamento di elementi transmediali (ologrammi) in Realtà Aumentata. Gli Agenti Conversazionali si basano su componenti gratuite di Speech2Text, Text2Speech, NLP, e ML, esterne o sviluppate da i3lab. Dati e computazioni sono cloud-based (Policloud). Le infrastrutture Polimi e la rete 5G permettono di soddisfare i requisiti di privacy, security e performance.

Le applicazioni 5A si focalizzano sull'autonomia nei contesti di vita quotidiana (ad es. centri di cura, mezzi pubblici, centri commerciali). Disponibili gratuitamente su marketplace, possono raggiungere qualunque famiglia con persone autistiche. 5A coinvolge 30 specialisti clinico-psicologici nel codesign e sperimentazione, e 70 persone con autismo con circa 180 familiari negli studi empirici. Essi saranno i protagonisti del processo di innovazione, con benefici non solo di potenziamento funzionale dei soggetti con autismo ma anche di rafforzamento emotivo-psicologico e di benessere generale.