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LE MOLI GESUALDO

In Memoriam

Gesualdo Le Moli (Asmara, Eritrea 1940 – Milano 2025), dopo la laurea in Ingegneria Elettronica conseguita al Politecnico di Milano nel 1963, intraprese l’attività di ricerca scientifica nel campo dell’elettronica presso il laboratorio dell’Istituto di Elettrotecnica ed Elettronica. Le sue prime ricerche sperimentali riguardarono le tecniche di misura delle impedenze mediante amplificatori a guadagno variabile.

Negli anni successivi si dedicò allo studio dei campi elettrici marini nell’ambito del progetto internazionale SACOI, l’elettrodotto sottomarino che avrebbe collegato le reti elettriche di Sardegna e Corsica con quella dell’Italia continentale. In quel contesto sviluppò, insieme a G. Cottafava, tecniche pionieristiche per la rappresentazione dei campi elettrici nella memoria di un calcolatore e la loro visualizzazione a stampa tramite tracciatore automatico. Il loro lavoro Automatic contour maps, pubblicato nel 1969 sulle Communications della Association for Computing Machinery (ACM), ebbe ampia risonanza internazionale.

Tra il 1974 e il 1976, periodo in cui fu assistente di Elettrotecnica al Politecnico di Milano, orientò i propri interessi scientifici dall’elettrotecnica verso le tecnologie dell’informazione – informatica, telecomunicazioni e telematica. In quegli anni stava nascendo lo European Informatics Network, la prima rete destinata a interconnettere gli elaboratori dei centri di ricerca europei mediante la nuova tecnica della commutazione di pacchetto, sperimentata solo pochi anni prima negli Stati Uniti con la rete universitaria ARPANET, progenitrice di Internet.

In questo ampio progetto europeo, Le Moli ebbe un ruolo di rilievo come rappresentante del Politecnico di Milano e del governo italiano. Per il primo, diresse dal 1973 al 1992 il Centro Rete Europea di Informatica (CREI); per il secondo, fu nominato consigliere di amministrazione dell’Intergovernmental Bureau of Informatics (IBI). Nel 1973 fu inoltre designato membro italiano del comitato della International Federation of Information Processing (IFIP) dedicato alla tecnologia e alla normativa delle reti dati.

Chiamato dall’Università di Catania nel 1976 come professore ordinario, diresse l’Istituto Elettrotecnico fino al 1979, anno in cui fece ritorno al Politecnico di Milano, dove assunse la cattedra di Elettrotecnica.

Rappresentò nuovamente l’Italia nel comitato di gestione del progetto comunitario ESPRIT (European Strategic Project for Research in Information Technology) durante il quinquennio 1983–1988. Fu inoltre fondatore del Consorzio Italiano per l’Open System Interconnection (COSI), istituito per mantenere aggiornate le imprese e gli operatori del settore telematico in un periodo di rapida evoluzione normativa e tecnologica.

Convinto sostenitore della necessità di diffondere la conoscenza delle reti informatiche, tenne numerose conferenze e corsi specialistici e fu autore di molte pubblicazioni, tra cui il libro di testo Telematica: architetture, protocolli e servizi. Contribuì anche alla definizione delle strategie telematiche della pubblica amministrazione, mettendo la propria esperienza a disposizione dell’Autorità per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione (AIPA).

Un improvviso incidente vascolare lo costrinse progressivamente a ridurre le proprie attività scientifiche e didattiche. L’insorgere della malattia gli impedì di portare a compimento diversi progetti, ma egli seppe “fare di necessità virtù”, dedicandosi con rinnovata passione a una ricerca ideata dal Prof. Marco Somalvico, volta alla sperimentazione di nuovi metodi di riabilitazione e di ausili informatici basati sull’intelligenza artificiale, destinati a persone con disabilità nella comunicazione vocale.

A tal fine sperimentò su sé stesso, in collaborazione con l’Istituto di Psicologia dell’Università degli Studi di Milano, il metodo Bliss, che integrava nella comunicazione un repertorio di icone visualizzate su schermo. Il suo ultimo rapporto tecnico, rivolto a fisioterapisti e riabilitatori, costituì una valutazione critica dell’efficacia di tale ausilio informatico.