Advanced neurotechnologies for the restoration of motor function
12 marzo 2020
Sommario
L’utilizzo di soluzioni tecnologiche avanzate, che sfruttano sistemi robotici intelligenti ed elettrodi in grado di stimolare il sistema nervoso, può aumentare l’efficacia della riabilitazione post-ictus e favorire un possibile ripristino della funzione motoria nei pazienti. Ma perché ciò sia davvero possibile è necessario comprendere meglio i meccanismi con i quali il sistema nervoso compie o ri-apprende i vari tipi di movimenti.
È questa la tesi proposta nell’articolo “Advanced neurotechnologies for the restoration of motor function” pubblicato sulla rivista Neuron da un gruppo di scienziati internazionali: Silvestro Micera, professore dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e dell’École polytechnique fédérale de Lausanne (EPFL), Matteo Caleo, professore presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Padova e presso l’Istituto di Neuroscienze del CNR di Pisa, Carmelo Chisari, professore presso il Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa, Friedhelm C. Hummel, professore dell’École polytechnique fédérale de Lausanne (EPFL), e Alessandra Pedrocchi, professore del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano.
È questa la tesi proposta nell’articolo “Advanced neurotechnologies for the restoration of motor function” pubblicato sulla rivista Neuron da un gruppo di scienziati internazionali: Silvestro Micera, professore dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e dell’École polytechnique fédérale de Lausanne (EPFL), Matteo Caleo, professore presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Padova e presso l’Istituto di Neuroscienze del CNR di Pisa, Carmelo Chisari, professore presso il Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa, Friedhelm C. Hummel, professore dell’École polytechnique fédérale de Lausanne (EPFL), e Alessandra Pedrocchi, professore del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano.