
I giorni 1 e 2 febbraio 2023 si è svolto a Povo (TN) presso la Fondazione Bruno Kessler il kick-off meeting europeo per il progetto AgriFoodTEF, coordinato dalla stessa fondazione e che ha ricevuto finanziamenti per 60 milioni di euro (il 50% dall’Unione Europa, l’altra metà dagli Stati membri) da gestire in cinque anni. L’ingente somma è stata stanziata allo scopo di sperimentare l’efficacia dell’impiego di intelligenza artificiale e della robotica in agricoltura. Oltre 3 milioni di euro saranno percepiti dal nodo milanese del consorzio, rappresentato dal Prof. Matteo Matteucci del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano e dal Prof. Davide Facchinetti dell’Università degli Studi di Milano.
AgrifoodTEF è un progetto che nasce per creare una rete di infrastrutture che aiutino a testare e validare le soluzioni di intelligenza artificiale e robotica utilizzate nel settore dell’agroalimentare e per fornire nuovi servizi alle aziende manifatturiere impegnate nel comparto della meccanizzazione agricola. AgrifoodTEF offrirà anche soluzioni di certificazione, di benchmarking e di validazione ancora non disponibili sul mercato, per tutte quelle applicazioni innovative che comprendono l’intelligenza artificiale applicata alle macchine agricole, la robotica, il telerilevamento (anche con droni), la connettività ultraveloce e l’analisi automatizzata di immagini e dati a tutto vantaggio della sostenibilità e della tracciabilità delle produzioni.
La robotica sarà chiamata in un futuro più prossimo di quanto ci si aspetti a fornire un grande contributo alle attività agricole. Una evidenza la si ha già nel settore zootecnico dove i robot per la mungitura sono ormai una realtà in rapida diffusione, ma molti sono anche i prototipi o le macchine innovative già commercializzate che sono in grado di effettuare, per esempio, un diserbo meccanico selettivo, oppure ancora chimico ma limitando fortemente l’impiego degli erbicidi alle sole zone ove questi sono effettivamente necessari, con innegabili vantaggi sulla sostenibilità delle produzioni. Non mancano poi diversi robot destinati alla raccolta di diverse tipologie di frutti o ortaggi, nonché quelli destinati alle lavorazioni del suolo o ai trattamenti fitosanitari. Si tratta ormai di tecnologie pressoché pronte per essere utilizzabili anche su larga scala che porterebbero anche a risolvere molti problemi connessi sia con la scarsa salubrità di certi lavori, sia con l’ormai cronica mancanza di manodopera specializzata.