Scienziati e filosofi in dialogo

Renato Pettoello
Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Filosofia
Luisa Rossi
Politecnico di Milano, Dipartimento di Matematica
Vincenzo Cascone
Bombardier Italia
DEIB - Sala Conferenze
30 gennaio 2015
ore 9.30
Contatti:
Loredana Cristaldi
Sommario
La separazione e l’incomunicabilità tra scienza e filosofia, che talvolta caratterizza la cultura odierna, è relativamente recente. Senza scomodare il pensiero antico, o quello moderno, anche in tempi a noi vicini, non sono mancati scienziati che si sono occupati direttamente di problematiche filosofiche (epistemologiche in massima parte, ma non soltanto) né filosofi che si sono occupati con competenza di problematiche scientifiche.
Le ragioni che hanno portato al divorzio sono molte ma questo stato di fatto non deve tuttavia impedirci di vedere come, da un lato lo scienziato, volente/nolente, è condizionato, ora positivamente, ora negativamente, da scelte teoriche (meta-fisiche?), da “concezioni del mondo”, senza le quali in realtà la scienza non potrebbe progredire, dall’altro la filosofia se non vuole finire nella vuota chiacchiera autoreferenziale, deve fare i conti coi saperi particolari, in primis con le scienze.
Sarà a partire da questa riflessione incentrata sul dialogo tra scienziati e filosofi, che si ricorderà la figura di Adriano Morando e l’impegno da lui profuso in tal senso.
Coniugando gli interessi culturali e scientifici del prof. Morando, riallacceremo il rapporto filosofo/artista-scienziato alla figura di Leonardo (e a quanto la città di Milano conservi delle sue opere) e, con un volo sicuramente ardito, alla storia della trazione che vede nel Frecciarossa 1000 l’ultimo nipote di quel pendolino nato in Tecnomasio grazie, anche, al contributo del nostro collega.
Le ragioni che hanno portato al divorzio sono molte ma questo stato di fatto non deve tuttavia impedirci di vedere come, da un lato lo scienziato, volente/nolente, è condizionato, ora positivamente, ora negativamente, da scelte teoriche (meta-fisiche?), da “concezioni del mondo”, senza le quali in realtà la scienza non potrebbe progredire, dall’altro la filosofia se non vuole finire nella vuota chiacchiera autoreferenziale, deve fare i conti coi saperi particolari, in primis con le scienze.
Sarà a partire da questa riflessione incentrata sul dialogo tra scienziati e filosofi, che si ricorderà la figura di Adriano Morando e l’impegno da lui profuso in tal senso.
Coniugando gli interessi culturali e scientifici del prof. Morando, riallacceremo il rapporto filosofo/artista-scienziato alla figura di Leonardo (e a quanto la città di Milano conservi delle sue opere) e, con un volo sicuramente ardito, alla storia della trazione che vede nel Frecciarossa 1000 l’ultimo nipote di quel pendolino nato in Tecnomasio grazie, anche, al contributo del nostro collega.