Professore Emerito del Politecnico di Milano.
Arnaldo Brandolini svolse tutta la sua carriera accademica al Politecnico di Milano dove, Professore Ordinario di Misure Elettriche dal 1980 al 2002, tenne la cattedra che fu di Angelo Barbagelata e di Piero Regoliosi. Andato in quiescenza nel 2002, venne successivamente nominato Professore Emerito nel 2006. È mancato nella notte tra il 15 e 16 gennaio 2017, a pochissimi giorni dal suo ottantasettesimo compleanno.
La sua curiosità innata e un’intelligenza viva e mai paga ne hanno fatto un uomo di vasta cultura, scientifica e umanistica insieme, spesso nascosta dal suo carattere schivo. Conversare con lui voleva dire passare dalle misure alla filosofia, e da lì alla storia e a usanze di popoli remoti (nello spazio e nel tempo) nel giro di pochissimi minuti, uscendone sempre arricchiti.
Ebbe l’avventura di trascorrere la parte più prolifica della sua carriera scientifica a cavallo di quella rivoluzione delle misure generata dalla possibilità di applicare le nuove tecniche numeriche all’elaborazione dei segnali. Ne fu precursore con articoli che ancora oggi possono essere considerati pietre miliari. Aperto alle collaborazioni, fu acutissimo interprete della multidisciplinarità delle misure, intuendo e anticipando tematiche e problemi che sarebbero divenuti di stretta attualità anni dopo, come le misure su sistemi elettrici in regime deformato.
Per i suoi allievi fu una guida preziosa: insegnava con l’esempio molto più – ed era già tanto – di quanto non facesse con le sue parole e i suoi scritti.
In un’epoca sempre meno attenta a quel modello di Scuola che tanto ha contribuito a rendere grande l’Università, egli seppe tenere viva la tradizione della Scuola milanese di Barbagelata e Regoliosi, sorretto da un’etica incrollabile e mai scalfita dalle sirene dei tornaconti immediati.
Con lui le misure hanno avuto un indiscusso protagonista di cui conservano indelebile nella memoria l’alto insegnamento e il bell’esempio da seguire.