Ketonet, la app per la gestione della dieta chetogena
30 aprile 2020

Sommario
Nuova edizione per Ketonet, la app per la gestione della dieta chetogena messa a punto dal team del prof. Baresi del DEIB in collaborazione con l’Associazione Italiana Glut1 onlus e grazie alla collaborazione medico-scientifica del Centro di Studi e Ricerche sulla Nutrizione umana e i disturbi del comportamento alimentare dell'Università di Pavia.
Grazie alla nuova interfaccia sarà ancora più facile per i pazienti e le loro famiglie costruire i propri pasti chetogeni, restare costantemente in contatto con i propri medici di riferimento e scambiarsi informazioni alimentari e dati clinici. Oggi questo particolare regime alimentare è ampiamente utilizzato non solo a scopo dimagrante e sportivo, ma anche in ambito medico per trattare specifiche patologie caratterizzate da epilessia farmacoresistente o emicrania.
Per il deficit di Glut1, una rarissima patologia neurologica di origine genetica, la dieta chetogena rappresenta al momento l’unico trattamento disponibile per tenere sotto controllo i sintomi. Grazie a questo strumento informatico, le famiglie di questi pazienti hanno ricevuto così un grande supporto nella creazione dei pasti, che richiedono un’estrema cura nel dosaggio e nella scelta degli alimenti “permessi”.
Grazie alla nuova interfaccia sarà ancora più facile per i pazienti e le loro famiglie costruire i propri pasti chetogeni, restare costantemente in contatto con i propri medici di riferimento e scambiarsi informazioni alimentari e dati clinici. Oggi questo particolare regime alimentare è ampiamente utilizzato non solo a scopo dimagrante e sportivo, ma anche in ambito medico per trattare specifiche patologie caratterizzate da epilessia farmacoresistente o emicrania.
Per il deficit di Glut1, una rarissima patologia neurologica di origine genetica, la dieta chetogena rappresenta al momento l’unico trattamento disponibile per tenere sotto controllo i sintomi. Grazie a questo strumento informatico, le famiglie di questi pazienti hanno ricevuto così un grande supporto nella creazione dei pasti, che richiedono un’estrema cura nel dosaggio e nella scelta degli alimenti “permessi”.