
Venerdì 28 febbraio 2025 si è tenuto l’evento conclusivo della quarta edizione di Capstone Projects, il corso del Politecnico di Milano dedicato agli studenti magistrali in Ingegneria Biomedica, organizzato dalla Prof.ssa Simona Ferrante del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria in collaborazione con diverse aziende partner. L’iniziativa mira a rafforzare la formazione accademica attraverso un’esperienza pratica di sviluppo progettuale.
Quest’anno, otto aziende –Tecnobody, SXT, 221e, EcoCardioService, LearnLab, Università Vita-Salute San Raffaele, STMicroelectronics e Fondazione Alfieri per il Cuore – hanno proposto sfide innovative a nove gruppi di studenti. Ogni team, supportato da un tutor aziendale e uno accademico, ha lavorato alla realizzazione di un prototipo, poi presentato durante l’evento finale.
Tra i lavori più brillanti di questa edizione, quattro progetti si sono distinti per innovazione e impatto:
Miglior pitch – WANDERER (Tecnobody)
Sviluppato da Elisa Facchini, Viola Luppi, Sara Rimoldi, Chiara Paglialonga e Silvia Denti, con la collaborazione di Alice Donati e Cecilia Gatti, WANDERER è un serious game collaborativo pensato per favorire l’attività motoria inclusiva nei bambini della scuola primaria. Grazie a dispositivi avanzati – tra cui il sistema homing di Tecnobody che permette di controllare il gioco con i movimenti del corpo, un sensore inerziale per trasformare una bacchetta in uno strumento interattivo e un feedback aptico per un’esperienza immersiva – il progetto punta a rendere il movimento un’attività coinvolgente e accessibile a tutti.
Miglior prototipo – HOST (Fondazione Alfieri per il Cuore)
Realizzato da Mattia Andrea Gattico, Francesca Collaviti, Diana Lucía Paredes Orozco, Emma Cattaneo ed Enora Josephine Le Néel, con il supporto di Elena Bosoni, Fabio Pappalardo, Nicolò Azzola Guicciardi e del Prof. Francesco Maisano, HOST è un simulatore cardiaco tridimensionale per la formazione e la ricerca chirurgica. Il sistema consente di posizionare un cuore suino in diverse configurazioni anatomiche per simulare interventi, mentre un circuito idraulico con pompa centrifuga riproduce realisticamente la dinamica dei fluidi.
Migliore soluzione digitale – i-Doc (LearnLab – Joint Research Platform tra Politecnico di Milano e Istituto Neurologico Carlo Besta)
Sviluppato da Giacomo Conte, Marina De Santis, Alessandro Tognotti, Andrea Tomasella e Cecilia Catacchio, con la collaborazione di Yin Lin, Elena De Martin e Domenico Aquino, i-Doc è un sistema di supporto alla decisione clinica per il trattamento dei meningiomi cerebrali. Integrando dati clinici anonimizzati e di risonanza magnetica, il sistema offre una dashboard interattiva per l’analisi dei dati e un algoritmo di machine learning capace di prevedere la risposta dei pazienti alla terapia radio-chirurgica.
Progetto più apprezzato – A-MUSE-MENT (221e)
Ideato da Maria Sole Formica, Matteo Maresca, Pasquale Alberto Marotta e Sara Martuscelli, con il contributo di Alice Taborelli, Chiara Piazzalunga e Walter Zigliotto, A-MUSE-MENT ha trasformato i movimenti del corpo in comandi per la realtà virtuale. Il controller sviluppato, basato su sensori inerziali, permette di riprodurre sia i movimenti di una spada laser nello spazio che la traiettoria del cammino effettuato indossando il sensore nello spostamento di un avatar in un labirinto virtuale, offrendo una precisione di ricostruzione del movimento superiore rispetto alle soluzioni attuali sul mercato.
Con questa edizione, Capstone Projects conferma il suo ruolo di ponte tra università e mondo industriale, offrendo agli studenti un'opportunità concreta di applicare le proprie competenze a progetti innovativi e ad alto impatto.