
È ufficialmente iniziato il progetto Autonomous Urban Transport Optimization, frutto della collaborazione tra A2A e il Politecnico di Milano, grazie al team di AIDA – Artificial Intelligence Driving Autonomous, guidato dal Prof. Sergio Matteo Savaresi del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria.
Il progetto, parte del programma di ricerca del MOST - Centro nazionale per la mobilità sostenibile, ha preso il via a Brescia, dove una Fiat 500 elettrica ha percorso il suo primo chilometro in modalità di guida totalmente autonoma, dando il via a una sperimentazione innovativa. L’obiettivo è ridefinire il concetto di auto condivisa: l’utente non dovrà più raggiungere il veicolo e gli operatori non avranno più bisogno di un elevato numero di auto per rendere capillare il servizio.
Con questa sperimentazione, il Politecnico di Milano, A2A e MOST intendono sviluppare un modello di car sharing unico in Europa. Il progetto unisce le potenzialità dell’auto elettrica a quelle della guida autonoma, proponendo un nuovo paradigma di mobilità urbana, riducendo il numero di auto circolanti in città e trasformando il servizio in un’esperienza più pratica e agevole.
Il progetto testimonia l’eccellenza tecnologica italiana, grazie al sistema di guida autonoma sviluppato dal team di AIDA. Questa soluzione integra un setup di hardware avanzato, composto da sensori di ultima generazione, attuatori, servizi di networking e unità di calcolo, con algoritmi di intelligenza artificiale progettati per imitare il comportamento di un conducente umano, garantendo elevati standard di precisione e sicurezza durante la guida. I veicoli possono operare a bassa velocità (fino a 30 km/h), consegnarsi agli utenti, parcheggiarsi autonomamente o dirigersi verso un altro cliente o una stazione di ricarica, riducendo significativamente i rischi e semplificando la gestione del servizio.
La sperimentazione, condotta su strada pubblica, è stata autorizzata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Comune di Brescia in base alle direttive del decreto ministeriale “Smart Road”. È prevista la conclusione entro la fine di novembre 2025, con uno/due test ogni mese.
Ogni test sarà monitorato da un supervisore a bordo del veicolo, in grado di intervenire tempestivamente in caso di necessità, e da una control room che garantirà il monitoraggio delle operazioni in tempo reale. In Italia si tratta di una novità nel campo della guida autonoma che consentirà agli operatori remoti o ai supervisori dietro al volante di intervenire solamente in caso di situazioni complesse, aumentando ulteriormente la sicurezza e l’affidabilità del servizio. Una safety car accompagnerà i veicoli durante la circolazione per segnalare agli utenti della strada la sperimentazione di guida autonoma su strada pubblica in corso.