
Dal 20 al 27 settembre 2024, Sarah Solbiati, assegnista di ricerca al Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano, ha partecipato come astronauta analogica alla missione Mission 15 Biosense. L’obiettivo di questa missione era testare dispositivi avanzati di monitoraggio fisiologico dell’equipaggio in condizioni di isolamento e confinamento, simulando le sfide delle future missioni spaziali.
La missione, della durata di sette giorni, ha coinvolto tre membri dell'equipaggio, tra cui il Generale Roberto Vittori, astronauta dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), che ha partecipato in qualità di “visiting astronaut”. La partecipazione della Dr.ssa Solbiati è stata parzialmente finanziata dall’ASI, nell'ambito del progetto Kinosomno, coordinato dal Prof. Enrico Caiani del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano. Il team ha operato nell'habitat Hydronaut DeepLabH03, situato presso il campus della Czech Technical University a Praga. Questo ambiente, con i suoi 8 m² di spazio abitabile, riproduce le condizioni di isolamento, confinamento e ridotto input sensoriale che gli astronauti sperimentano nelle stazioni spaziali o negli habitat lunari.
L’obiettivo primario del gruppo di ricerca del Politecnico di Milano era monitorare i ritmi circadiani e l'attività cardiaca dei partecipanti, con particolare attenzione agli effetti dell'isolamento e delle alterazioni nel ciclo luce-buio. Due membri dell’equipaggio sono stati sottoposti a monitoraggio continuo, sia durante le attività quotidiane, sia durante i protocolli di esercizio fisico giornalieri. Il monitoraggio ha incluso la registrazione di segnali elettrocardiografici e dell’attività meccanica cardiaca tramite seismocardiografia tramite dispositivi indossabili, raccogliendo dati prima, durante e dopo la missione.
I dati raccolti saranno analizzati utilizzando algoritmi avanzati per l’estrazione di biomarcatori dell’attività elettro-meccanica cardiaca. Successivamente, i risultati saranno confrontati con la letteratura scientifica e con i dati già ottenuti su 11 soggetti durante le precedenti missioni dell’Analog Astronaut Training Center (AATC) di Cracovia, in Polonia, a cui la Dott.ssa Solbiati ha partecipato.
Sarah Solbiati è assegnista di ricerca post-doc presso il Politecnico di Milano, dove lavora nei laboratori SmartEyewearLab e D-Hygea Lab, specializzati rispettivamente nel monitoraggio dei parametri fisiologici tramite tecnologie indossabili, e nello sviluppo di soluzioni digitali per la prevenzione. Dopo aver conseguito un dottorato in Bioingegneria, la Dr.ssa Solbiati ha focalizzato i suoi studi sulla fisiologia spaziale e sulla misurazione di biomarcatori per la salute cardiovascolare in condizioni di microgravità e isolamento simulato. Oltre al suo ruolo di ricercatrice, è astronauta analogica presso le strutture dell’AATC e dell'Hydronaut. Da quasi tre anni partecipa a missioni di isolamento che riproducono le condizioni delle future missioni spaziali e lunari, per studiarne gli effetti sull’equipaggio.
Foto di Petr Toman (Hydronaut Project - Little Moon City Prague).