
Il Prof. Marco Rasponi del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano è tra gli autori dello studio “Cholangiocarcinoma-on-a-chip: A human 3D platform for personalised medicine”, recentemente pubblicato sul Journal of Hepatology Reports.
Lo studio presenta un chip di pochi centimetri di grandezza che nasconde al suo interno un modello tridimensionale e altamente fedele di un tumore delle vie biliari, il colangiocarcinoma, completo del suo microambiente tumorale. Questo modello di tumore, specifico per singolo paziente – che si può cioè realizzare a partire da un campione di cellule prelevato dal paziente – è quello che in inglese viene chiamato “organ-on-chip”, una tecnologia possibile grazie all’incontro tra biomedicina, fisica e ingegneria.
L’obiettivo ultimo del dispositivo non è solo accelerare la ricerca sul colangiocarcinoma, grazie a un sistema di laboratorio che riproduce al meglio ciò che si osserva nei pazienti, ma anche rendere le cure sempre più precise e mirate. In futuro, infatti questa tecnologia potrebbe permettere di valutare preventivamente l’efficacia delle terapie in ciascun paziente.
L’innovativo prototipo, reso possibile dal sostegno di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, è frutto della collaborazione tra il Prof. Rasponi, la Prof.ssa Ana Lleo De Nalda della Humanitas University e il gruppo del Prof. Guido Torzilli, Direttore del Dipartimento di Chirurgia Generale e responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Epatobiliare dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas.