
Il progetto BuonMarrow, presentato dal gruppo di ricerca del Prof. Marco Rasponi del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano, è stato selezionato dallo European Innovation Council (EIC) tra le 53 proposte vincitrici della call EIC Pathfinder Open 2023, dotato di un budget complessivo di quasi 170 milioni di euro.
I progetti selezionati svilupperanno soluzioni tecnologiche innovative in numerosi settori strategici, tra cui la salute, l'intelligenza artificiale, il calcolo, l'ambiente e l'energia, e beneficeranno di percorsi di accelerazione dedicati e sovvenzioni.
Nello specifico, BuonMarrow si propone di trovare una soluzione al problema della diagnosi precoce della recidiva di cancro al polmone, che attualmente, in assenza di strumenti per prevederne il rischio, viene individuata solo in ritardo sulla base di evidenze radiologiche, riducendo drasticamente il tasso di sopravvivenza dei pazienti.
BuonMarrow si basa sull’ipotesi innovativa, sostenuta da evidenze cliniche preliminari, che le cellule stromali mesenchimali del midollo osseo (BM-MSC) possano essere “educate” all’esposizione ai mediatori tumorali e, di conseguenza, acquisire una capacità di risposta simile a quella innescata della memoria immunitaria a lungo termine. Grazie a tecnologie innovative come organ-on-chip, sensori ottici all’avanguardia e modellazione biologica della nicchia del midollo osseo, i partner di BuonMarrow svilupperanno un modello ingegnerizzato di midollo osseo su chip in grado di sfruttare la risposta amplificata delle BM-MSC generata dalla biopsia liquida dei pazienti affetti da tumore al polmone, fungendo così da sensore biologico per la diagnosi precoce della recidiva. Una combinazione di studi clinici retrospettivi e prospettici consentirà di calibrare e convalidare tale sensore, fornendo uno strumento senza precedenti per indirizzare la terapia dei pazienti affetti da tumore al polmone.
Il consorzio di BuonMarrow è coordinato dal Politecnico di Milano e comprende la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori (Italia), la Lund University (Svezia) e l’Institute for Bioengineering of Calatonia (Spagna).