Valentina Bordin premiata con il QuanTIM PhD Student Award per l’eccellenza nella ricerca metodologica
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Valentina Bordin premiata con il QuanTIM PhD Student Award per l’eccellenza nella ricerca metodologica

21 maggio 2025

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Valentina Bordin, ricercatrice postdoc al Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano, è stata insignita del QuanTIM PhD Student Award per il suo eccezionale contributo alla ricerca metodologica quantitativa e qualitativa in ambito di sanità pubblica.

Il premio, istituito per sostenere e incoraggiare giovani ricercatori promettenti all’inizio della loro carriera, prevede un finanziamento di 1.500 € a supporto della partecipazione a conferenze scientifiche o per un soggiorno di ricerca all’estero. La Dott.ssa Bordin è stata inoltre invitata a presentare il proprio lavoro come ultima relatrice della stagione in corso dei webinar QuanTIM.

Questo riconoscimento mette in luce l’impatto della sua ricerca e sottolinea l’importanza di promuovere l’innovazione all’intersezione tra salute e metodologia.

Valentina Bordin si è laureata in Ingegneria Biomedica al Politecnico di Milano nel 2019. Nel 2024 ha conseguito il dottorato di ricerca con lode in Bioingegneria presso lo stesso ateneo, con una tesi intitolata “Methodologies to enhance the role of White Matter Hyperintensities as imaging biomarkers of neurodegeneration.”

Attualmente svolge attività di ricerca post-dottorato e collabora alla didattica presso il Politecnico di Milano. I suoi interessi di ricerca includono l’analisi di neuroimmagini e lo sviluppo di metodi computazionali per lo studio delle malattie neurodegenerative, con un focus su: segmentazione automatica delle lesioni della sostanza bianca, armonizzazione delle misure derivate da immagini, e applicazione di tecniche di intelligenza artificiale interpretabile ai dati di neuroimaging.

La Dott.ssa Bordin ha instaurato collaborazioni internazionali di rilievo, a partire dalla sua esperienza di ricerca presso l’Oxford Centre for Functional MRI of the Brain, dove ha sviluppato competenze nell’armonizzazione di database di neuroimmagini su larga scala. Attualmente partecipa a un gruppo di lavoro europeo impegnato nell’armonizzazione delle metodologie di neuroimaging per le malattie neurodegenerative in sei paesi. Parallelamente, collabora con l’Ospedale dei Bambini Buzzi, contribuendo alla caratterizzazione dei pattern di danno alla sostanza bianca nelle leucodistrofie infantili.