
Prosegue la sperimentazione dei veicoli a guida autonoma sulla rete di Autostrade per l’Italia da parte del Politecnico di Milano nell’ambito del progetto 1000 MAD (1000 Miglia Autonomous Drive), questa volta su un tratto di strada aperto al traffico.
Alla sperimentazione, partecipano il Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria, incaricato dello sviluppo tecnico, il Dipartimento di Ingegneria Gestionale, responsabile dell’organizzazione e della gestione, e il Dipartimento di Design, che ha progettato la livrea del veicolo sperimentale, l’avatar e il teamwear.
Prima concessionaria in Italia a consentire la circolazione di questa tipologia di veicoli, secondo il DM 70/2018 “smart roads”, Autostrade per l’Italia affianca in questo percorso il Politecnico di Milano, che ha ottenuto l’autorizzazione a questo tipo di test, supportato dall’Osservatorio tecnico di Supporto per le Smart Road e per il Veicolo Connesso e a Guida Automatica del Ministero delle infrastrutture e trasporti.
Le prime prove su strada sono partite a luglio sulla A26, dove l’auto a guida autonoma ha percorso 20 km in un tratto dove non erano presenti gallerie. A fine ottobre la sperimentazione è proseguita per altri 30 km, sempre sulla A26, passando questa volta anche nella galleria Valsesia. Questi test si sono svolti nella massima sicurezza, secondo le prescrizioni previste dalla normativa.
Questi test sono utili per comprendere con quale precisione il veicolo si localizza nel suo percorso, rilevando per esempio la segnaletica verticale e orizzontale e la copertura satellitare del GNSS. La sperimentazione consentirà di individuare le azioni e le tecnologie da poter introdurre lungo la rete autostradale per aumentare la capacità delle auto di “leggere” la strada, viaggiando in totale sicurezza.
Ulteriori test a traffico aperto nella galleria Valsesia sono in programma nei primi mesi del 2024, per verificare l’affidabilità del posizionamento di precisione dell’auto abilitato da antenne distribuite nel tunnel. Nei mesi scorsi, infatti, è stata avviata la sperimentazione di un sistema che consente al veicolo di comunicare con l’infrastruttura, al fine di mantenere lo stesso livello di guida autonoma, anche in assenza del segnale satellitare (come nel caso di una galleria).
L’obiettivo finale del progetto è quello di garantire infrastrutture più sicure, partecipando da protagonisti alla rivoluzione della mobilità nel segno della decarbonizzazione e della digitalizzazione, per garantire servizi sempre più innovativi e vicini alle esigenze dell’utenza.