La variabilità cardiaca (heart rate variability, HRV), generalmente definita come la variazione della frequenza cardiaca intorno al suo valor medio, fornisce una misura quantitativa della regolazione cardiovascolare da parte del sistema nervoso autonomo. Ad oggi, nonstante i tanti importanti studi sulla HRV negli ultimi 40 anni per caratterizzare e diagnosticare con successo malattie e disfunzioni del sistema autonomo, ancora non si è arrivati ad una soluzione personalizzata che possa essere usata per una accurata monitorizzazione clinica. Questa presentazione fa una veloce revisione sull’argomento e propone nuove misure di variabilità cardiaca derivate da modelli di processi puntuali che riescono a combinare le dinamiche del battito cardiaco con altre variabili cardiovascolari (come la pressione arteriosa ed il respiro) e ad usare le stime risultanti come covariate a immagini di risonanza funzionale per l’analisi non invasive di funzionalita del sistema autonomo central. Queste nuove misure, come mostriamo in alcune applicazioni esemplificative, potrebbero riuscire a fornire la potenza statistica necessaria per una accurata monitorizzazione personalizzata, sia in clinica che su sistemi ambulatoriali e mobili.

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