La raccolta dei dati per la VQR 11-14 si è conclusa per il DEIB con l’inserimento d’ufficio dei prodotti di tutti gli afferenti al Dipartimento, anche se un numero rilevante di essi (62 su 231, circa il 27%) aveva comunicato al Direttore di Dipartimento e/o al Rettore la ferma volontà a non inserire i propri prodotti per la Valutazione Qualità della Ricerca 2011-2014 .
L’inserimento d’ufficio è stato disposto a valle di un sondaggio tra gli afferenti al DEIB che, con 142 pareri favorevoli, 31 contrari e 39 astenuti, l’aveva richiesto al Rettore.
A valle della chiusura della raccolta dati della VQR 11-14, fra il 30 e 31 Marzo si è svolto un secondo sondaggio fra gli afferenti DEIB sulla seguente mozione:
Il DEIB ribadisce quanto già espresso nelle mozioni approvate l’11 Novembre 2015 e il 4 Marzo 2016 a sostegno delle motivazioni del “Movimento per la Dignità della Docenza Universitaria” che ha raccolto l’adesione di 23500 docenti. In particolare, ritiene indispensabile un maggiore finanziamento del sistema universitario e inaccettabile il modo con cui è stato attuato il blocco degli scatti stipendiali, con una netta disparità di trattamento dei docenti universitari rispetto alle altre categorie del pubblico impiego.
Inoltre, il DEIB propone da sempre e in tutte le sedi che vengano utilizzati indicatori di valutazione della qualità della ricerca come meccanismi premiali per l'attribuzione delle risorse, ma che tali indicatori debbano essere adeguati ai principi riconosciuti a livello internazionale.
Considerando che:
- la metodologia adottata per la VQR 2011-14 presenta problemi tecnici connessi con la valutazione oggettiva della qualità dei prodotti della ricerca non completamente chiariti;
- che la protesta ha determinato una seria alterazione dei dati a causa dell’atteggiamento assunto dalle diverse sedi universitarie e dai singoli dipartimenti;
- che i prodotti indicati dal Politecnico erano tesi a massimizzare il risultato dell’ateneo e non quello dei singoli dipartimenti;
chiede al Senato Accademico che, per la suddivisione delle risorse tra i Dipartimenti, siano utilizzate credenziali scientifiche certificate dall’Ateneo e non i risultati della VQR 2011-14.
Chiede inoltre che l'Ateneo, facendo proprie le motivazioni precedenti, dia ampia diffusione, al proprio interno e all’esterno, alle forme e all'entità della protesta e si unisca alla richiesta già avanzata da altre sedi di interrompere il processo della VQR fino a quando non sia stato risolto il nodo del riconoscimento giuridico del quinquennio 2011-15.
Il sondaggio ha raccolto 186 risposte (su 231):
Favorevoli: 136
Contrari: 20
Astenuti: 30
I risultati del sondaggio sono stati comunicati al Rettore del Politecnico di Milano.
Sulla base di questi esiti il Rettore ha messo all’ordine del giorno del prossimo Senato Accademico una discussione su:
a) Impegno dell'Ateneo a dare ampia diffusione, al proprio interno e all’esterno, alle forme e all’entità della protesta “No-VQR”;
b) Impegno dell’Ateneo ad unirsi alla richiesta già avanzata da altre sedi di interrompere il processo della VQR fino a quando non sia stato risolto il nodo del riconoscimento giuridico del quinquennio 2011-15;
c) Impegno dell’Ateneo, nell’ambito della suddivisione delle risorse tra i Dipartimenti, ad utilizzare credenziali scientifiche certificate dall’Ateneo stesso e non i risultati della VQR 2011-14.