Frutto di una collaborazione tra il DEIB e l’Università di Stanford, Andrea Annoni, Emanuele Guglielmi, Marco Carminati, Giorgio Ferrari, Marco Sampietro, Andrea Melloni e Francesco Morichetti hanno pubblicato sulla prestigiosa rivista Light: Science and Applications (Nature Publishing Group) un importante studio che apre nuovi scenari per la realizzazione di processori fotonici programmabili per applicazioni nel campo delle comunicazioni, dell’elaborazione delle immagini, delle reti neurali e dei computer quantistici.
Il risultato della ricerca è un dispositivo fotonico in grado di ricostruire l’informazione portata da fasci di luce alla stessa lunghezza d’onda trasmessi simultaneamente su un canale multimodale. Rispetto alle tecnologie convenzionalmente utilizzate, che prevedono la conversione del segnale ottico in elettrico e complesse elaborazioni digitali, il dispositivo sviluppato consente sia un notevole risparmio energetico che un considerevole aumento della velocità di elaborazione.
La chiave del successo di questa ricerca è l’uso del primo detector di luce non invasivo, recentemente brevettato dal Politecnico di Milano, che permette un semplice controllo automatico in tempo reale del dispositivo senza che via sia bisogno di sottrarre fotoni al segnale. L’attività di ricerca è stata condotta presso il Photonic Devices Lab e l’I3N Lab (Innovative Integrated Instrumentation for the Nanoscience), due laboratori afferenti a Polifab, il centro di micro e nanotecnologie del Politecnico di Milano.
Il lavoro è stato in parte finanziato dalla Fondazione Cariplo all’interno del programma di rafforzamento dei ricercatori candidati su strumenti ERC 2016, progetto ACTIO (Advanced Control Technologies for Integrated Optics) condotto da Francesco Morichetti.
L'articolo pubblicato su Light: Science and Applications è disponibile in allegato.
Per ulteriori approfondimenti: www.youtube.com/watch?v=ytYSvTldYrE